Roma, 25-27 marzo 2014
Il viaggio in Vaticano ricco di progetti e propositi futuri
Fede e solidarietà: binomio inscindibile
“La liturgia religiosa accompagna i Nu.Vol.A. verso Papa Francesco”
Questa volta (fortunatamente)la partenza dei Volontari non avviene nel concitato, febbrile rovello dell’allarme, sotto l’incalzante, improvvisa richiesta di una drammatica emergenza, ma confortevoli, comodi e riposanti pullman. E’, come si può capire, lietamente festosa e di ben auguranti piacevoli auspici per tutti i partecipanti. Sono stati molti e determinati. Durante il gradevole viaggio verso la città eterna potremo ammirare il paesaggio –già primaverile- delle ordinate fabbriche e operose campagne venete, delle dolci colline emiliane, dei severi poderi agricoli toscani e i resti (cadenti per il disinteresse e l’incuria dell’uomo che dà una mano ai secoli) etruschi del Lazio. Assaporando, nell’attesa dell’incontro, nel segreto del cuore e nell’intimo dei pensieri, il momento di vedere il Santo Padre, ci godiamo, durante il tragitto, la vista di questa incantevole Italia che trova nel mondo così poche ripetizioni e così tanti estimatori dei suoi antichi splendori storici e culturali. Una bella Italia.
Fra poche ore potremo ascoltare la sua voce, le sue parole così ricche e piene di cristiana religiosità; vedere e godere del suo dolce e contagioso sorriso capace di illuminare l’anima di chi ha il privilegio e la fortuna d’essergli vicino elevandola verso la comprensione con il ripudio dell’egoismo e della violenza.
L’iniziativa del pellegrinaggio proposta dal Presidente Giuliano Mattei. Ha subito trovato una generale e convinta approvazione da parte di tutti i Volontari. La complessa fase organizzativa s’è incentrata, ed ha avuto come punto di riferimento principale il possibile, auspicabile incontro diretto con il Pontefice. Ed è qui che sono sorte le difficoltà, risolte però attraverso l’intervento degli addetti al protocollo pontificio il quale ci ha permesso d’essere molto vicini durante il suo passaggio.
Così vicini da consentire al Presidente della Sezione A.N.A. Maurizio Pinamonti –anche lui presente all’incontro/viaggio- idealmente attorniato dai suoi 24.000 iscritti alla Sezione A.N.A. trentina – di rivolgere al Santo Padre un fervente appello: “Santità, siamo fiduciosi di averla nostro ospite al Pellegrinaggio Adamello come segno di pace per ricordare tutti i caduti in occasione del centenario della Grande Guerra e del 30° Anniversario della visita di Papa Giovanni Paolo II”
Perché, e la domanda sorge spontanea, tanto travolgente entusiasmo da parte dei fedeli assiepati in Piazza San Pietro, alla vista di Papa Francesco quando si affaccia sulla loggia della basilica dopo l’ascesa al soglio pontificio?
Forse un presagio? Un insolito, anticipato riconoscimento in lui di virtù divine?
Jorge Mario Bergoglio ha salutato la moltitudine di presento e tutti ovunque si trovino, stringendoli a sé in un fraterno abbraccio con un semplice, sobrio e familiare: “Fratelli e sorelle buonasera”. Sono bastate queste quattro parole per sorprendere il mondo in ascolto e far capire che il nuovo pontefice era un po’ diverso e si scostava, per il tratto inconsueto, chiaro, diretto e amichevole con i fedeli, da quelli che lo hanno preceduto. Ha rotto una tradizione secolare. E’, come oggi diciamo, un diversamente pontefice.
Quotidianamente, senza mai allontanarsi da questa semplicità, ha ricordato quanto sia gradito, nei rapporti personali, affidarsi ad un protocollo di gentilezza, uscendo da espressioni comuni quali: grazie, prego e scusi. E’ questa la bellezza di ingentilire, in ogni circostanza, i rapporti umani.
E i Volontari della Protezione Civile della Sezione A.N.A. Trentina che sono accorsi dalle loro vallate alpine?
Non sono rimasti insensibili al suo benedicente richiamo, sordi alla sua voce, al suo plaudente messaggio di speranza e di amore rispondendo con gioia ed esultante presenza all’Udienza generale del Santo Padre.
Hanno ascoltato la toccante opportunità a “vivavoce” le parole del Papa argentino che resteranno in loro indimenticabili per tutta la vita.
Nelle sue omelie e nei suoi sempre diversi interventi resta immutato, e a noi diventa caro e familiare, lo stile Bergoglio: semplice, pieno e comprensibile.
Le sue parole sono –immancabilmente- un fiume in piena di grande educativa saggezza. Antiche –se volete- quanto il mondo, ma sempre attuali, capaci di spalancare il pensiero dei fedeli, di aprire il loro cuore alla sua benedicente, lungimirante, apostolica fede che unisce, accomuna tutti gli uomini di buona volontà. E noi, Volontari della Protezione Civile siamo una parte di questo nucleo che crede nella misericordia operando e offrendo ai sofferenti, a quanti colpiti dalle avversità della natura e della vita il loro sostegno.
Nel suo illuminato ministero è costantemente presente l’accorato appello alla solidarietà che in noi Volontari dell’A.N.A. Trentina, ha trovato i più convinti, tenaci e operosi discepoli e sostenitori.
E’, lasciatemi credere, la simbiosi che domina sulla natura che s’è riversata e benignamente inserita, in noi uomini di buona volontà.
Grazie all’assessore Franco Panizza i Nu.Vol.A. hanno avuto la possibilità di incontrare il Presidente del Senato Pietro Grasso presso Sala Koch. E’ stato un breve incontro a causa degli impegni istituzionali del Presidente che, però, ci ha accolti con grande cordialità esaltando ed evidenziando l’importanza dei Volontari e dello spirito di Volontariato come elemento fondamentale in qualsiasi emergenza.