Pala Trento, 04 ottobre 2014
“Grande sfida”, vince la Protezione civile
Divertimento e solidarietà al PalaTrento tra Politici, alpini sportivi e semplici cittadini. Pazzi giochi e voglia di vincere.
RENTO. “La Grande Sfida”, ovvero quando ci si mette in gioco per beneficenza. Lo hanno fatto ieri semplici cittadini, politici, alpini e sportivi, col giusto spirito: quello di divertirsi, consapevoli che le loro disavventure sul campo, avrebbero fatto la gioia del pubblico. Per tutti la corsa sui cavalli gonfiabili che ma mandato quasi tutti a gamba all’aria.
A contendersi una sfida che alla fine è stata vinta dalla Protezione Civile, sei squadre: Centro Famiglia Trento, Sezione Alpini Trento, Donne e Motori, Politici, Protezione Civile e Associazione Diabete Giovanile di Trento, alla quale sono andati i fondi raccolti: “Siamo nati nel 1995 per aiutare i bambini diabetici fino ai 18 anni. Operiamo – spiega il vicepresidente Gianni Caldonazzi – anche a supporto delle famiglie per aiutarle nella terapia insulinica; nell’alimentazione ed a livello psicologico. Siamo presenti anche nelle scuole, dove organizziamo dei camp formativi, sull’autogestione del bambino diabetico”.
Testimonial d’eccezione della manifestazione che è diventata ormai un appuntamento fisso una lunga lista di sportivi: Davide Simoncelli, Gilberto Simoni, Renato Travaglia, Cristian Ghedina, Antonio Molinari, Cristian Zorzi, Gabriele Nelli, Eleonora Berlanda, Mariano Piccoli, Giogio Torgler nelle veste del “ piccolo Giorgino” come si è autodefinito nell’ironica presentazione, Sonia Candi e Giordano Benedetti. “Purtroppo abbiamo dovuto anticipare questa edizione, perché più avanti non ci sarebbe più stata la disponibilità della palestra. Questo – fanno osservare dall’organizzazione – non ci ha permesso di avere rappresentanze numerose dei giocatori delle squadre trentine di serie A, perché impegnate nell’ultima fase della preparazione precampionato. Ma va bene anche così.”
La “Grande Sfida” è iniziata con la riproposizione dell’intramontabile gioco dell’Oca che che ha permesso ai partecipanti di scaldarsi e prendere confidenza con il campo di gioco del PalaTrento. La sfida è poi entrata nel vivo con lo slalom delle macchine radiocomandate e nel divertimento, con i cento metri della raccolta differenziata. Sul percorso bidoni alternati che dovevano essere indovinati prendendo da un cestino rifiuti a sorpresa. La difficoltà era anche nel dover indossare dei particolare occhiali che oltre a limitare la vista, dovevano essere passati come una sorta di testimoni.
Spazio anche a due inediti giochi storici: Tridentum che aveva come obiettivo il ritrovamento dell’acqua, passando tra le varie fasi storiche della città. Poi il puzzle dell’Aquila di San Venceslao che alla pari di quello del Muse, aveva pezzi disseminati ovunque: vinceva che ne raccoglieva di più. Poi le domande, sei, sugli eventi che hanno caratterizzato la storia recente di Trento: dalla data dell’incendio che portò alla chiusura della Sloi, a quella della nevica più grossa, all’alluvione.
C’era davvero un po di tutto in questa “Grande Sfida” che seppur rinnovata nella formula, non ha deluso le aspettative: per l’undicesimo anno consecutivo, ha fatto divertire.
Fonte: www.giornaletrentino.it