23-24 settembre 1989
L’esercitazione interregionale denominata “Lecco ‘89” vide impegnati in Valsassina più di 400 volontari giunti, oltre che dal Trentino, da Lombardia, Toscana ed Emilia per realizzare opere di prevenzione da rischi di varia natura.
A salvaguardia del patrimonio boschivo nella zona del Monte Barro, pericolosamente esposta ai rischi di incendio, venne tracciato dai volontari di Monza, Milano e Lecco, un sentiero sulle ‘pendici della montagna per consentire, qualora si fosse presentata la necessità, un rapido intervento alle squadre antincendio.
Questo intervento fu realizzato e completato nelle due giornate.
Quali presidi per gli interventi di soccorso, in particolare per quelli frequenti a seguito di incidenti alpinistici nel contesto montano che circondava Lecco, furono costruite importanti elisuperfici, superando notevoli difficoltà legate alla regolamentazione urbanistica di quelle zone.
In paricolare a Lecco, in località Brione in riva al fiume Adda, venne costruita una elisuperficie di 800 mq, predisponendo l’area con ruspe il venerdì pomeriggio e realizzando la gettata di calcestruzzo, armata con 2 strati di rete elettrosaldata e levigata con spazzolatura, nella sola giornata di sabato 24 settembre.
Le dimensioni e la tipologia di tale realizzazione avrebbe permesso in un secondo tempo di abilitarla, con adeguata strumentazione, al volo notturno.
L’intervento è stato portato a termine dai volontari del Nucleo di Bergamo, coadiuvati anche da una squadra di Lecco, nella pulizia di tutta l’area circostante (circa 20.000 mq)
In Valsassina, nel Comune di Taceno, fu inoltre realizzata una elipiazzola a forma ottagonale di circa 100 mq, in calcestruzzo armato, con l’impiego di una sola squadra di volontari del Nucleo di Lecco.
Quali opere di difesa dell’ equilibrio ideologico, vennero realizzati tre differenti interventi:
- nel Comune di Pasturo, lungo i torrenti Cariola e Tufo, furono ripuliti gli alvei stessi, disboscandoli da una fitta vegetazione che poteva rivelarsi molto pericolosa in caso di piene improvvise. Furono inoltre consolidate le briglie e le controbriglie di un tratto lungo ed impervio, con la posa in opera di numerosi gabbioni di rete metallica, riempiti di grosse pietre
- nel Comune di Introbio, sotto la zona di Biondino, fu sistemato un tratto di alcuni chilometri del canale di gronda che raccoglie le acque meteoriche; anche in questo caso venne ripulito dalla vegetazione e consolidati i tratti con calcestruzzo, pietre e gabbioni
- nel Comune di Margno, lungo la strada che porta a Vendrogno, si intervenne in alcuni tratti rifacendo i muri laterali a secco franati o pericolanti
Nei tre cantieri sopra descritti hanno partecipato i Volontari di tutti i Nuclei presenti, con uno spiegamento di uomini e relativi attrezzi che ha necessitato un adeguato supporto di trasporto con mezzi fuoristrada per il collegamento con il campo base.
Materiali ed attrezzature furono messi a disposizione dell’organizzazione per la maggior parte a titolo gratuito, da Associazioni ed Aziende.